Da visitare

Cimitero Vecchio di Ossimo Inferiore (sec. XIX)

Sorto in seguito alle leggi napoleoniche, questo cimitero è conservato nella sua originaria struttura. Contiene belle lapidi antiche in marmo nero di Vezza e grigio di Sarnico incise con tanta cura da essere ancora perfettamente leggibili. Queste lapidi, dettate dai vecchi eruditi sacerdoti del tempo, contengono parole di un'eleganza poetica da risultare commoventi come poesie di grandi poeti.

Palazzo Rizzieri

Le sue strutture architettoniche sono del 1400, mentre il suo portale è databile 1600.

Santella di Pat

La santella, sita in località Pat, fu eretta a ricordo dei morti della peste bubbonica del 1630, che vennero qui sepolti. Già restaurata nel 1818, fu ricostruita quasi ex-novo negli anni 80.

Portali

Numerosi portali, anche del quattrocento, si ammirano nelle vie del paese, così come alcune fontane del vecchio acquedotto. Lungo le strade antiche, a poca distanza dal paese, è poi facile imbattersi in una delle numerose santelle erette nei secoli scorsi e restaurate di recente.

Stele Preistoriche

Numerose sono le pietre istoriate e riconosciute nei muri delle case o venute alla luce nel corso di scavi. Il territorio di Ossimo appare, finora, il più prodigo nella restituzione di queste opere d'arte. Le stele sono massi di pietra locale, piantati ritti, che venivano erette (forse) vicino a tombe o in luoghi di culto. Sono la prova che l'altopiano di Ossimo - Lozio - Borno era abitato fin da 3-5.000 anni a.C. o prima ancora.

Il sasso delle streghe

Questo grande sasso appiattito si trova in località Degnelù, ora interamente ricoperto di terra ed erba. Si diceva che una volta su questo sasso erano ben visibili alcune impronte di piedi umani e di capra. La gente del posto sosteneva che proprio intorno a questo sasso, nelle notti di plenilunio, si davano appuntamento i diavoli, le streghe e gli stregoni per dar vita a orge orribili.

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Ultimo aggiornamento
14 settembre 2022