I Camuni sono per loro natura dotati di bella intelligenza e di grande ingegno; aiutati dalle qualità del clima, apprendono con facilità le scienze. Così ci sono molti amatori di belle lettere, prosatori e poeti che diffondono composizioni nobilissime ed erudite.
Il parlare dei Camuni è un idioma italiano come lo sono anche i costumi. È una lingua assai buona, franca e sciolta. Non si odono parole disoneste né bestemmie, come in altre parti. Le persone civili hanno un linguaggio più pulito e troncano le parole all'ultima lettera, terminando con una efferrazione gentile.
Tra le arti detiene il primato quello di lavorare le lane ed altre fibre tessili con filatura, tintorio e tessitura di panni. Vi sono molti conciatori di pelli, sarti, calzolai, architetti, costruttori, scultori, intagliatori e doratori. La ferrarezza occupa la maggior parte della manodopera camuna. Essa comporta il lavoro dei minatori, dei carbonai, dei fonditori, di chi abilmente riduce il ferro in varie forme per farne lastre o lame o altri strumenti di uso domestico. Per la loro onestà e dignità, i camuni non si arricchiscono illecitamente nel commercio, ma si accontentano di un guadagno ragionevole e per questo sono stimati da tutti e ovunque.
La plebe si veste modestamente, secondo l'esigenza del clima. Nei luoghi freddi si veste il panno rosso per i giovani e il turchino per i più attempati. È facile trovare uomini che vestono pelli di camoscio e donne con collari e vestite tutto l'anno di pellicce.
Tutte le case sono di pietra viva e coperte di coppi oppure di latte e di tegole dove nevica molto e tutte ben unite. Per questo gli abitanti sono portati alla socievolezza e vivono con domestichezza, cordialità e amicizia, tuttavia siccome il suolo è poco e costa molto caro, avvengono talvolta grandi litigi, accedendo ai tribunali e difendendo i propri diritti.
I Camuni, per natura, fin dai tempi antichissimi, furono abilissimi guerrieri che prestarono servizio in vari eserciti, dimostrando indomito valore. Nel 600 escono dalla valle circa 5.000 persone per ragione di lavoro, ma quando era possibile esercitare il mestiere della armi troviamo che molti Camuni si arruolarono anche per scopo di lucro. Importante era anche l'allenamento nelle cacce agli animali selvatici e feroci che comportavano vere e proprie battaglie, senza uccisione di uomini.
Qui non si vedono mendichi perché ogni abitante possiede qualche poco di stabile per campare la vita…" o comunque, anche i più poveri, si industriano in onorati lavori; e chi è dedito all'agricoltura sa far produrre bene la sua terra, bonificandola e disboscandola perché renda al massimo e nello stesso tempo sa far con scaltrezza ed acutezza i suoi affari.
La qualità degli animi della gente Camuna possono essere ben simboleggiate dalle rocce delle cime dei monti innevati, cioè la durezza ed il candore. Difficilmente si muovono all'ira, amano il principio dell'onore, della moderatezza, della fortezza d'animo, della prudenza e del valore. Accolgono con cuore aperto il forestiero, sia ricco che povero, e lo onorano della loro ospitalità.
